domenica 30 settembre 2012

Pagelle Inter - Fiorentina

Premessa: una partita veramente bella, per l’analisi tattica vi rimandiamo a qui (clicca qui).

HANDANOVIC 6.5 - L’Uomo di Ghiaccio si conferma un portiere attento, non viene impiegato più di tanto. Sicurezza.
RANOCCHIA 7 – Preciso e attento, se qualcuno ha visto Jovetic tirare ci corregga.
JUAN JESUS 6.5 – In fase difensiva insuperabile, pecca in fase di disimpegno. Il ragazzo è giovane, ci sono margini di miglioramento e un posto da titolare che pian piano si sta conquistando.

La Vecchia Signora umilia la Lupa

Sesta giornata di campionato, la Juventus accoglie in casa propria il rivale di mille battaglie (più giornalistiche che calcistiche), il boemo Zdenek Zeman, che insieme alla sua Roma si presenta allo Stadium dopo giorni caldi ricchi di polemiche, battute e allusioni alla storia Juventina, dimenticando forse il lato calcistico dell’evento. Clima comunque carico di incertezze, con una Juve che nell’ultima partita contro la Fiorentina non ha brillato soprattutto per condizione fisica, e una Roma che tenta in ogni occasione di realizzare il sogno zemaniano.

Piccoli errori costano caro al Milan

Si era quasi messa sui binari giusti la gara del Tardini che ha visto protagonista la squadra di mister Allegri; purtroppo i segnali incoraggianti visti nei primi 45’ non hanno trovato tutte le necessarie conferme nella ripresa. Ma andiamo con ordine.

venerdì 28 settembre 2012

Certi amori a volte ritornano

Il calciomercato estivo 2012-2013 è stato pesantemente condizionato dalla crisi economica: il Milan ha dovuto vendere i suoi giocatori migliori per ripianare il suo debito, l’Inter ha dovuto svincolare numerosi senatori a causa del loro stipendio eccessivo, la Juventus non è riuscita nell'impresa di aggiudicarsi il ricercatissimo Top Player. Nel frattempo la Serie A ha perso il suo famosissimo appeal.

L’uomo immortale, Javier Zanetti

Vedi correre un ragazzo sulla fascia, lo vedi scendere, mettere paura agli avversari; è imprendibile, nessuno riesce a fermarlo né tanto meno a metterlo a terra, e poi lo vedi risalire a difendere, a lottare con i denti su ogni pallone e fare ciò per tutti i 90 minuti.


Ti chiedi… ma chi è? E soprattutto come fa?

lunedì 24 settembre 2012

Diavoli all'inferno

La tanto attesa svolta rossonera non arriva al Friuli nella quarta giornata di campionato, infatti il Milan incassa la terza sconfitta in quattro partite con un pesante risultato che compromette seriamente il destino di Massimiliano Allegri sulla panchina milanista. La gara di oggi contro l’Udinese era una sorta di ultima spiaggia per il tecnico rossonero, ora il suo futuro è davvero appeso ad un filo. Alla vigilia, Guidolin era in discussione tanto quanto Allegri, in casa Udinese, ma grazie alla vittoria casalinga firmata Ranegie e Di Natale, sicuramente rimarrà al suo posto. 

domenica 23 settembre 2012

Che disastro Strama

La maledizione di San Siro continua per l’Inter che non vince in casa da 7 partite, ma il campo ha poco a che farci quest’oggi. 

PREPARTITA: Era Inter-Catania del 2008 l’ultima partita dei nerazzurri con Capitan Zanetti in panchina, ben 4 anni fa. Inter che si presenta con Handanovic tra i pali, confermata la coppia difensiva Ranocchia-Juan Jesus, Nagatomo a destra, Pereira a sinistra. A centrocampo Cambiasso con Gargano e Guarin ai suoi fianchi. Sneijder sulla trequarti, Cassano a rifinire e Milito a finalizzare. 

ANALISI TATTICA: Ripresa l’idea di Cambiasso che si abbassa sulla linea difensiva in fase di possesso, movimento che permette ai due terzini di salire e di creare superiorità numerica. Non avendo tuttavia un metronomo all’altezza il ritmo si mantiene molto basso. Primi 20 minuti noiosi con un Siena alto e con personalità. Pressione dell’Inter che si vede solo dal 25’ con tiri da fuori di Sneijder e qualche spunto di Cassano. Primo tempo che si conclude 0-0 con un super Pegolo che nell’ultimo quarto d’ora para l’impossibile su almeno 5 azioni.

Fiorentina, che spreco!

Parma (3-5-2): Mirante, Benalouane, Paletta, Lucarelli, Rosi, Parolo, Valdes, Galloppa, Gobbi, Pabon, Belfodil 

Fiorentina (3-5-2): Viviano, Roncaglia, Rodriguez, Tomovic, Cuadrado, Fernandez, Pizarro, Borja Valero, Cassani, Seferovic, Jovetic 

Occasione sprecata per la Fiorentina, che si fa raggiungere al 93esimo minuto dal Parma in inferiorità numerica per l’espulsione di Rosi, dopo un fallo di mano di Toni che è costato il calcio di rigore trasformato da Valdes. 

La grande Juve di Quagliarella

Nemmeno il ritorno dalla serata Champions contro i campioni in carica del Chelsea basta a prosciugare le energie mentali e fisiche di questa squadra. Al ritorno dallo Stamford Bridge la Juve si trova di fronte il Chievo nella quarta giornata di Serie A. Squadra abbastanza rimaneggiata rispetto all’ultimo match: Buffon tra i pali; difesa a 3 con Lucio, Bonucci e Chiellini; regia affidata al baby (solo anagraficamente) Pogba, affiancato da Marchisio, Giaccherini, Isla e Asamoah; Attacco affidato al “duo Champions” Vucinic-Quagliarella. Chievo schierato nell’altra metà campo con il solito 4-4-2, che in fase di possesso vira al 4-3-1-2: Sorrentino; Frey, Dainelli, Cesar, Jokic; Vacek, Rigoni, Hetemaj; M. Rigoni; Thereau, Pellissier. 

A chi il timone della nave Milan?

La situazione già non era delle più rosee, visti i primi verdetti del campo, ma ora che c’è stata anche la scaramuccia Inzaghi – Allegri si capisce che la stagione del Milan non sarà una stagione come tutte le altre.

Quest’ ultimo avvenimento ha riproposto la domanda che molti addetti ai lavori si pongono dall’inizio delle competizioni ufficiali: chi sarà il prossimo allenatore rossonero? Quel che è certo è che Massimiliano Allegri non allenerà il Milan nella stagione sportiva 2013- 2014.

Kwadwo Asamoah: il leone del Ghana

Kwadwo Asamoah, classe 1988, rappresenta finora l’acquisto più azzeccato del calciomercato juventino. L’Udinese prosegue nella sua strategia di creare campioni e di rivenderli a prezzi molto più alti: il ghanese, infatti, era stato pagato solo 1 milione dalla società friulana nel 2008, a fronte dei 18 milioni sborsati dalla Juventus nell’ultima sessione di mercato. 

Molto forte fisicamente, unisce una grandissima resistenza , una tecnica sopraffina e un tiro potente e preciso (come dimostrato nella Supercoppa Italiana contro il Napoli). Possiede inoltre le caratteristiche dei giocatori della Juventus campione d’Italia: umiltà, voglia di combattere, fame di vittorie, tenacia. Caratteristiche che gli hanno permesso di ambientarsi molto facilmente e che lo hanno fatto entrare nelle grazie dei tifosi. 

Il modulo della concordia

Le incertezze dei tifosi partenopei dopo le cessioni di Lavezzi e Gargano, due pilastri della formazione di Mazzarri nella scorsa ragione, sembrano essere svanite. Le accelerazioni del Pocho e del Mota sono un lontano ricordo con questo nuovo Napoli, una formazione che il mister livornese ha “restaurato”, tassello dopo tassello, durante l’estate. 



Il nuovo Napoli si affida alla calma, alla lucidità e all’esperienza tattica e tecnica di Marek Hamsik e Goran Pandev. Lo slovacco, da sempre colonna portante della squadra, è stato arretrato per poter divenire “The Brain”, la mente dell’azione offensiva. Il macedone, invece, crea assist e gol grazie alla sua esperienza.

venerdì 21 settembre 2012

Dov’è finito il super giocatore di Sacchi?

"Dammi la precisione di Sneijder, la regia di Pirlo, la grinta di Boateng,
voglio provarlo così”. 


Tutto perfetto, almeno sulla carta. Sta di fatto che le tre stelle della Serie A stanno passando un periodo alquanto non brillante. 

SNEIJDER. Parliamoci chiaro, se fosse arrivata un’offerta sui 15-20 milioni, l’Inter l’avrebbe venduto senza pensarci, con buona pace dei progetti di Stramaccioni. Non tanto per questioni tecniche, quanto per questioni economiche e di ingaggio. Il folletto olandese è considerato un titolare fisso nello scacchiere nerazzurro ma il suo genio non si è ancora acceso. Nessuno si aspetta di rivedere lo straordinario Sneijder del Triplete nel 2010, quelle annate capitano una volta nella vita! Tuttavia non è piaciuto all'ambiente interista la sceneggiata del trequartista al momento della sostituzione contro il Torino; polemica subito rientrata, per fortuna. Wesley, ti attendiamo! 


PIRLO. La partenza super della Juventus, 3 vittorie su 3 in campionato e prova di forza contro il Chelsea, hanno oscurato il rendimento altalenante del regista bresciano, reso tale soprattutto in confronto con l’andamento fenomenale dello scorso anno. Il centrocampista ex Inter e Milan, preso a parametro zero, ha passato le 33 primavere, donde la necessità di dosare le forze, soprattutto in quella che sarà una stagione dispendiosa per il club torinese. Pogba e Marrone sono in allerta perchè quando verrà l’ora del turn over anche Pirlo rifiaterà e loro dovranno trovarsi pronti per la loro chance. Andrea, riprenditi! 


BOATENG. Se ti prendi sulle spalle il numero 10, ti prendi anche le responsabilità di questa maglia che da sempre fa sognare i tifosi. Senza grinta, fuori posizione, meno incisivo, lontano dal Boateng del primo periodo in rossonero. Certo mister Allegri ha le sue colpe per un modulo tattico che proprio non sembra calzare alla squadra milanese, certo la società non può pretendere di restare ai primissimi livelli se in rosa non ci sono più Ibrahimovic, T. Silva, Nesta, Seedorf, Van Bommel, Gattuso, Inzaghi, ma il Boa, insieme a Robinho e a Pato, dovranno dimostrare di meritare la grande considerazione che tutti i tifosi hanno nei loro confronti. Kevin, dove sei finito?

D'Alonzo Michele

lunedì 17 settembre 2012

Inter, come ottenere il massimo dando il minimo


E’ esattamente ciò che è accaduto questa sera allo stadio olimpico di Torino, un Inter mai veramente in palla riesce a domare un Torino arrivato carico a questo match, vantando buone prestazioni nelle prime apparizioni in campionato. I gol siglati da Milito prima e da Cassano poi, riescono a mettere al sicuro i 3 punti, ma non rasserenano la tifoseria, che non vede ancora una squadra in grado di battersi con le big del campionato.

Stramaccioni andando contro tutti i pronostici della vigilia (dal 3-5-2, al 4-3-3), scende in campo con un prudentissimo 4-4-1-1, avente i seguenti interpreti: Handanovic in porta, difesa composta da destra a sinistra da Jonathan, Ranocchia, Juan e Nagatomo, linea di centrocampo con Cambiasso e Guarin in mediana, sulla fascia destra l’indomabile Zanetti, e a sinistra Pereira, in attacco dietro al principe Milito, Sneijder.

domenica 16 settembre 2012

Collasso Milan, adesso Allegri rischia?

Nel secondo anticipo della terza giornata di campionato, la squadra vice-campione d’Italia è impegnata nel difficile compito di sfatare il tabù di San Siro, dove riuscire a portare a casa punti preziosi è diventato uno scenario difficile per i rossoneri anche a partire dalla seconda metà del campionato scorso.

L’inizio della partita vede il Milan in costante possesso palla ma quasi mai pericolosa. Osservazione che descrive in realtà l’intera partita. Le uniche occasioni degne di nota, nel primo tempo, arrivano esclusivamente con tiri dalla distanza da parte di El Shaarawy e Ambrosini. Il tiro da fuori sembra l’unica soluzione in grado di mettere in difficoltà Consigli, che per ben due volte non è irresistibile e offre l’opportunità di un tap-in a rete, entrambe sciupate dall’unica punta Pazzini. 

Juve, lo spirito Conte và ritrovato

Dopo la pausa Nazionali si riparte con una frizzante terza giornata, che vede approdare la Juve in casa dello spauracchio Genoa che l’anno scorso costrinse i bianconeri a digerire due sofferti pareggi. 

La squadra di Conte-Carrera scende in campo con una formazione abbastanza rimaneggiata in vista della sfida Champions di mercoledì. In campo si vede un 3-5-2 con alcuni volti “nuovi”: Buffon in porta; difesa affidata a Barzagli, Bonucci e il recuperato Chiellini; Caceres, Marchisio, Pirlo, De Ceglie e Giaccherini guidano il centrocampo; Matri attaccante e Giovinco rifinitore. 

Genoa messo in campo con il solito offensivo 4-3-3: Frey tra i pali; Sampirisi, Canini, Bovo e Antonelli sulla linea di difesa; Kucka, Seymour e Bertolacci in mezzo; Borriello punta centrale sorretta dalle due spalle Immobile e Jankovic. 

Eden Hazard, una scommessa da 40 milioni di euro

Se sei il primo giocatore della Premier a vincere per 4 volte consecutive il Man of the Match, significa che non sei uno sprovveduto.


Eden Hazard, trequartista belga classe 1991 proveniente dal Lille, è stato l’acquisto più oneroso di tutta la sessione di mercato: ben 40 milioni di euro. Ovviamente è lecito chiedersi se effettivamente questi soldi siano stati spesi bene. 

E se fosse la Lazio la vera anti-Juve?

La Lazio di Mister Petkovic si presenta al suo quinto impegno ufficiale dopo 4 vittorie. Squadra abbordabile ma da non sottovalutare.

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino ; Sardo, Dainelli, Cesar, Jokic; Luciano, L. Rigoni, Hetemaj (61′ M. Rigoni); Thereau; Di Michele (60′ Moscardelli), Pelissier.
Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Konko (46′ Scaloni), Dias, Biava, Cavanda; Ledesma; Candreva (79′ Ederson), Hernanes, Gonzalez (66′ Cana), Mauri; Klose. 
Marcatori: 4' e 29' st Hernanes, 34' Klose (L), 38' st rig. Pellissier (C)

Analisi di Fiorentina - Catania

Fiorentina: Viviano, Roncaglia, Rodriguez, Tomovic, Cuadrado, Migliaccio, Pizarro, Borja Valero, Pasqual, Ljaic, Jovetic.
Catania: Andujar, Alvarez, Legrottaglie, Spolli, Marchese, Biagianti, Lodi, Almiron, Barrientos, Gomez, Bergessio.

Seconda partita casalinga per la Fiorentina, che quest’oggi affronta il Catania. Una sfida col passato per mister Montella, allenatore dei siciliani nella passata stagione.
I Viola si schierano con un 3-5-2 affidandosi alla fantasia in avanti del duo Ljaic-Jovetic, rispondono i rossazzurri con un 4-3-3 con Barrientos e Gomez a supportare la punta centrale Bergessio.

Roma, non poteva andare peggio


Roma: 24 Stekelemburg, 23 Piris, 5 Castan, 29 Burdisso, 42 Balzaretti, 15 Pjanic, 77 Tachtsidis, 48 Florenzi, 8 Lamela, 10 Totti, 22 Destro.
Bologna: Agliardi, Motta, Antonsson, Cherubin, Morleo, Taider, Perez, Diamanti, Kone, Guarente, Gilardino.

La Roma si schiera con un 4-3-3: a Balzaretti (non al meglio) e a Piris affidate le fasce, Lamela e Totti che partono defilati per accentrarsi e Destro finalmente nella sua posizione preferita causa squalifica di Osvaldo. A centrocampo manca Daniele DeRossi, chiavi affidate al bosniaco Pjanic.

Al 3’ subito Lamela prova a sfondare. Zeman non cambia gli ingredienti della vittoria contro l’Inter: tanta corsa, intensità e passaggi filtranti.
Al 6’ scende la magia all’Olimpico. Tachtsidis taglia verso il centro, la difesa del Bologna non pressa, Totti da 25-30 metri  prova la cannonata, palla sul palo, Florenzi ribatte di testa in porta con Agliardi battuto. Continua il sogno del n. 48, 3 presenze in serie A, 2 gol.

Caro Milan c’è un limite alla decenza

E’ passato del tempo dalla partita persa in casa contro la Sampdoria e dalla vittoria contro il Bologna che sembrava aver portato la giusta dose di entusiasmo. Di mezzo anche la pausa per le Nazionali, grazie alla quale si sperava di poter oliare nella maniera migliore i meccanismi di una macchina costruita ma non ancora testata al 31 Agosto. Diversi i limiti mostrati ieri contro l’Atalanta.

Pur considerando Christian Abbiati un portiere di livello per il nostro campionato (è lui a salvare la porta rossonera nel finale da un 2-0 umiliante), la difesa rimane molto lacunosa. Lontano sembra il Milan dei grandi terzini come Serginho e Cafù, oggi rimpianti se si vedono le prestazioni di Abate e Antonini: il primo, prima di poter puntare l’avversario e crossare, ha sempre la necessità di stoppare il pallone e questo rallenta molto la manovra offensiva; il secondo, oltre a non a non aver servito mai un pallone giocabile alle punte, ha anche difettato in fase di disimpegno (vedere per credere l’azione del palo di Denis, generata da un suo errore).

sabato 15 settembre 2012

E ora fateci vedere la nuova Inter



Altalenante, incostante, disattenta. Ecco come si è presentata la nuova Inter targata Stramaccioni in questo inizio di stagione. 

Dopo i preliminari di Europa League la squadra ha iniziato il campionato con una convincente vittoria sul neo promosso Pescara, anche sfruttando le disattenzioni difensive degli avversari. Ma è una illusione perché alla seconda di campionato arriva la Roma del maestro Zeman che mette in luce i problemi neroazzurri riguardanti una difesa che sembra essere rimasta quella dell’anno precedente con i soliti errori: troppo alta in fase di non possesso, larga e poco comunicativa. Sono queste le premesse per i gol della Roma che comunque aveva ampiamente dominato il match a centrocampo. 

La sosta per la Nazionale è un’occasione unica per sistemare quei dettagli che si rivelano fondamentali per una squadra che punta alla qualificazione alla Champions League come obiettivo minimo. 

giovedì 13 settembre 2012

Tempo di presentazioni


Ecco il momento di presentare il nostro STAFF, ovviamente in continuo aggiornamento:
  • D'Alonzo Michele: Redazione, Roma, Inter
  • Davide Iacoviello: Milan, Facebook
  • Giuseppe Battista: Juventus, Facebook
  • Saverio Cirillo: Inter, Twitter
  • Filippo Tedoli: Chelsea
  • Nicola Colella: Napoli
  • Giovanni Cilifrese: Fiorentina
  • Antonio Manfredi: Milan
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