domenica 23 settembre 2012

Che disastro Strama

La maledizione di San Siro continua per l’Inter che non vince in casa da 7 partite, ma il campo ha poco a che farci quest’oggi. 

PREPARTITA: Era Inter-Catania del 2008 l’ultima partita dei nerazzurri con Capitan Zanetti in panchina, ben 4 anni fa. Inter che si presenta con Handanovic tra i pali, confermata la coppia difensiva Ranocchia-Juan Jesus, Nagatomo a destra, Pereira a sinistra. A centrocampo Cambiasso con Gargano e Guarin ai suoi fianchi. Sneijder sulla trequarti, Cassano a rifinire e Milito a finalizzare. 

ANALISI TATTICA: Ripresa l’idea di Cambiasso che si abbassa sulla linea difensiva in fase di possesso, movimento che permette ai due terzini di salire e di creare superiorità numerica. Non avendo tuttavia un metronomo all’altezza il ritmo si mantiene molto basso. Primi 20 minuti noiosi con un Siena alto e con personalità. Pressione dell’Inter che si vede solo dal 25’ con tiri da fuori di Sneijder e qualche spunto di Cassano. Primo tempo che si conclude 0-0 con un super Pegolo che nell’ultimo quarto d’ora para l’impossibile su almeno 5 azioni.



Ripresa che ha inizio con un Inter all’arrembaggio, possesso palla e intensità assicurano 15’ di bel gioco e occasioni ma ecco che puntuale arriva l’errore: Guarin, un fantasma fino a quel momento, viene sostituito da Alvarez: il baricentro si alta troppo, Cambiasso non regge i ritmi, il solo Gargano non può bastare e al primo errore il Siena ne approfitta e in contropiede si porta in vantaggio al 73’ con Vergassola.

Stramaccioni che prova a recuperare inserendo Livaja e Coutinho al posto di Gargano e Cassano. Tutti sopra con l’Inter che capitola per la seconda volta: Valiani al 92’ trafigge di testa Handanovic. Finisce 2-0 per il Siena, ma chiamiamola maledizione di San Siro. 

TOP:
- PEGOLO: fa il Sorrentino di Juventus-Chievo, parando di tutto con la sola differenza che il gol per i nerazzurri non arriva. Unica pecca: viene ammonito al 12’ st per perdita di tempo. 

- SNEIJDER: nel primo tempo ci prova da qualsiasi posizione e solo un super Pegolo gli nega il gol, nel secondo tempo cala vistosamente fino a scomparire 


FLOP: 
- Guarin: non tocca un pallone prima del 35’; fino alla sostituzione non azzecca un passaggio. Una giornataccia per lui e l’Inter ne risente. 

- Gargano: oscurato da Guarin nel primo tempo, beneficia nel secondo tempo quando Stramaccioni gli affida il centrocampo ma è lontano dal Mota conosciuto a Napoli. 


- Stramaccioni: i primi 60’ l’Inter ha tenuto il gioco, rischiando in una sola occasione con un quasi autogol di Ranocchia, poi il mister sbaglia clamorosamente rinunciando a un centrocampista di quantità come Guarin per un Alvarez che di certo non si è impegnato nel tornare dietro quando perdeva palla. Disastro totale quando poi mette Coutinho per Gargano distruggendo qualsiasi speranza di costruzione di gioco. Oggi il giovane allenatore dell'Inter ha perso parecchi punti agli occhi della critica e dei tifosi nerazzurri. Un 4 in pagella non glielo toglie nessuno.

Michele D'Alonzo

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