martedì 20 novembre 2012

Ritorno alla vittoria per la Roma, ma che fatica contro il Toro

Tanti sprechi e una vittoria che riporta il sorriso sul volto dei tifosi per questa settimana. All’Olimpico regna un po’ di diffidenza da parte del pubblico nei confronti della squadra reduce dalla sconfitta nel derby. Più fischi che applausi al momento dell’annuncio delle formazioni. Zeman, il piu fischiato di tutti.
Zeman, costretto dalle assenze per squalifica di De Rossi e Tachtsidis, schiera un centrocampo composto da Pjanic-Bradley-Florenzi. In attacco confermati Lamela e Totti al centro Osvaldo viene preferito a Destro. Il Torino schiera un 4-2-4 con Cerci e Santana che agiscono sui lati rispetto alla coppia di attaccanti Bianchi-Sgrigna.

domenica 18 novembre 2012

Ma che spettacolo questa Fiorentina

Che spettacolo, senza parola, un sogno che diventa sempre più realtà.
In una gara delicatissima Vincenzo Montella non rischia il Top Player Jovetic e manda in campo una Viola che vuole continuare a stupire tutti.
Se a inizio campionato i gol arrivavano solo dal montenegrino, ora arrivano da tutte le parti e cosi anche il difensore Rodriguez e il centrocampista Aquilani possono provare l'emozione di esultare sotto la Fiesole.

Inter: non SAU vincere contro il Cagliari

Ancora una volta, 2-2 contro il Cagliari con tanto di beffa finale.
Dopo la straordinaria prestazione di Consigli della scorsa settimana, un altro portiere mediocre come Agazzi si esalta contro l'Inter. Una partita che si era messa subito bene al 11' con una pennellata di Fantantonio sulla testa di Palacio che insacca, 1-0. L'inter cala i ritmi e al 42' ecco il pareggio firmato da Sau su errore tattico di Juan che non lo segue. Nel mezzo almeno tre grandi interventi di Handanovic.

Highlights e pagelle dei bianconeri contro la Lazio

Difesa: Senza voto
Buffon non è mai stato chiamato in causa, mentre il trio Barzagli-Bonucci-Chiellini si limita a frenare le timide incursioni di una Lazio che puntava evidentemente al pareggio. 

Centrocampo. Voto: 6
Manca la genialità di Pirlo, e si sente. Al suo posto è stato utilizzato Pogba, ma ha deluso le aspettative: la maggior parte delle azioni infatti sono partite dalle fasce, grazie al duo Asamoah-Isla.

Milan: Un punto che deve dare morale

Trascinato dal solito El Sharaawy, il Milan riesce ad artigliare un punto prezioso nel suo travagliato percorso di questo campionato e può cosi preparare con maggiore fiducia le due importantissime sfide che lo vedranno opposto dapprima all’Anderlecht nella gara decisiva per il passaggio del turno in Champions League, e poi alla capolista Juventus nel posticipo di domenica prossima. 
Al San Paolo Allegri si presenta con una formazione nella quale lo squalificato Bonera viene sostituito da Acerbi e l’infortunato Abate da De Sciglio, mentre sono confermati al centro Mexes e sulla sinistra Kevin Constant. A centrocampo Ambrosini è sostituito in cabina di regia da De Jong e ritrova una maglia da titolare Nocerino. In attacco l’unico ballottaggio tra Emanuelson e Boateng vede la vittoria di quest’ultimo, che cosi parte dal primo minuto avendo la possibilità di ricoprire il tridente offensivo milanista assieme a Bojan ed El Sharaawy. 

venerdì 16 novembre 2012

Juve, è il momento di tornare grande

La sconfitta subita due settimane in casa contro l’Inter sembra aver giovato alla Juventus: ha ritrovato lo spirito combattivo dell’anno scorso, ottenendo due schiaccianti vittorie contro Nordsjaelland e Pescara. Su dieci goal, ben sei vengono dall’attacco: due di Giovinco e quattro di Quagliarella. Quest’ultimo è stato protagonista di due prestazioni eccezionali, specialmente a Pescara, dove ha segnato la prima tripletta della carriera. È vero, il livello tecnico delle due squadre affrontate non può dare la certezza di un’effettiva ripresa, ma è sicuramente un segnale incoraggiante (visto l’imbarazzante pareggio a Copenaghen e la vittoria all’ultimo minuto contro il Bologna). La vera conferma avverrà la prossima settimana: tre grandi sfide attendono la Vecchia Signora. 

giovedì 15 novembre 2012

Quattro centrocampisti alla ricerca di un pallone

In questo breve articolo Kick The Football vi propone il momento di quattro centrocampisti del campionato italiano: Cambiasso, Marchisio, Montolivo e De Rossi

CAMBIASSO: Il Cuchu in questa stagione sta vivendo una nuova giovinezza, certo la corsa non è quella di una volta ma la sua esperienza è di vitale importante per il centrocampo interista. Costacurta lo ha recentemente elogiato, sottolineando la sua “intelligenza superiore”.

domenica 11 novembre 2012

Si ferma il treno Inter, la Dea spezza l'incantesimo!

Atalanta – Inter aveva tanto il sapore di fine corsa per il filotto sensazionale di vittorie esterne per i nerazzurri milanesi. 

Tantissime le assenze in casa Inter, nomi pesanti come Sneijder, Ranocchia, Samuel, Chivu, Stankovic, Mariga, Obi, Coutinho. Perfino il giovane difensore Bianchetti è indisponibile, scelte obbligate quindi per Stramaccioni che improvvisa una difesa a 4 larga con Zanetti Silvestre Juan Jesus Nagatomo. A centrocampo gabbia difensiva con Cambiasso e Gargano, Guarin è il punto di raccordo con il tridente Cassano-Palacio-Milito. Handanovic tra i pali. 

Delusione Roma, alla Lazio il derby della Capitale

All'Olimpico si gioca il primo derby della stagione 2012-2013.Tutto esaurito allo stadio anche per il quinto anniversario dalla morte di Gabriele Sandri.


La Roma, come ormai ci abitua a vedere, mostra gioco solo nei primi 20 minuti. Già dopo il 24' il campo inizia ad essere impedito per il gioco dei ragazzi di Zeman. Vi sono tantissimi striscioni e sfotto fra i 2 club, uno dei quali della curva sud dice "Per fa capì che sei de sta città al Colosseo ti fai fotografà", "SS LAZIO 1900 impicci", "SS Lazio 1900 KM da Roma".

Milan: come al solito la sveglia suona in ritardo

Ancora una sconfitta casalinga per il Milan, superato in casa per 3 a 1 dalla Fiorentina di Montella che si conferma ancora una volta la più bella sorpresa di questo torneo, salendo a quota 24 punti in classifica; resta al palo invece la truppa di Allegri, ferma a quota 14 punti. Tra le novità della formazione rossonera c’è l’esclusione di Bojan al quale viene preferito Boateng, mentre nella Fiorentina Toni prende il posto dell’infortunato Jovetic. 

L'inizio di un ciclo vincente


La storia del calcio ci ha sempre abituato a cicli vincenti quando nella squadra c’era uno “zoccolo duro” ma quest’anno la Serie A ci sta dando una grande sorpresa: la Fiorentina.

Una squadra che come potete vedere in grafica ha solo 2 titolari dall’anno scorso: il capitano Pasqual e  la punta di diamante Stevan Jovetic. Tantissimi gli acquisti, sempre mirati e finora azzeccati.

Delle partenze, anch’esse tante, quella più dolorosa: Montolivo, 7 anni in Viola e tante partite da Capitano. Tra le operazioni che hanno portato denaro in cassa Cerci, Behrami, Gamberini ma grande plus valenza con Nastasic, accasatosi alla corte di Mancini nel City.

Pagelle e Sintesi di Pescara - Juventus

TOP 

Quagliarella: 9. L’allenatore gli da un’opportunità schierandolo titolare e lui fornisce una prestazione eccezionale. Tre goal da attaccante perfetto, di cui uno con una rovesciata da funambolo che fa capire ancora una volta il suo talento. Inoltre mantiene perfettamente il reparto offensivo insieme con Giovinco e i due rappresentano una continua spina nel fianco nella mediocre difesa del Pescara. Tutti si augurano che questo feeling tra i due attaccanti possa crescere e consolidarsi regalando alla squadra finalmente un attacco titolare. Intanto continua così Eta Beta, e cerca di limare certe dichiarazioni scomode… 

Marchisio-Vidal: 8. Il motore di questa squadra, senza di loro forse la Juve non avrebbe costruito i successi del passato recente e del presente. Il Principino incarna in tutto lo spirito Juve, ha l’anima Juventina e la sconfitta con l’Inter ha avuto solo l’effetto di svegliare una bestia famelica dal sonno degli ultimi periodi, ormai in campo non si contiene più, aggredisce gli avversari come fossero prede e sembra un indemoniato con il sangue agli occhi, grazie Inter! E poi Vidal, una certezza su tutto il campo, indietro fa il difensore, va al centro e fa il centrocampista, va in attacco e segna, chi lo vermerà? Se Marchisio è l’anima Juventina lui è il carattere e la grinta. 

Isla-Asamoah: 7,5. I due ex Udinese si sono rivelati forse gli acquisti di mercato più azzeccati. Asamoah ormai non stupisce nemmeno più, e da tempo mi prodigo nel chiamarlo il top player dell’ultima sessione di mercato; salta l’uomo con regolarità, corre a più non posso e lo trovi dappertutto, e poi tira dal cilindro un goal in rovesciata semplicemente mozzafiato, io mi sto ancora chiedendo come è arrivato li visto che poco prima era a correre sulla fascia… E il suo compagno Isla non è da meno, dopo un inizio non dei migliori per via dell’infortunio e per i nuovi schemi da metabolizzare ha iniziato a carburare, e proprio come un diesel una volta che carbura non lo fermi nemmeno con le bombe. Ultimamente ha fornito prestazioni sempre più convincenti, salta l’uomo e arriva al cross con regolarità e precisione, continua così Mauricio! 

FLOP 

-La retroguardia: 5,5. Per un ignoto motivo nel calcio non funziona come nella matematica, dove se sommi tre numeri positivi ti esce un numero ancora positivo. Tutti i singoli della difesa hanno disputato una gara attenta, soprattutto Chiellini che forse meriterebbe un 7, ma nei movimenti collettivi, negli schemi difensivi la squadra bianconera si fa trovare spesso e volentieri sbilanciata, disattenta, quasi assonnata. Così non va, perché se con il Pescara ci siamo concessi queste licenze senza subire nulla di grave le prossime partite portano i nomi di Lazio, Milan, Chelsea, nomi poco rassicuranti e squadre pronte a sfruttare ogni sbavatura. Conte sicuramente avrà qualcosa da dirgli.
Battista Giuseppe

sabato 10 novembre 2012

La luce del Matador illumina il Napoli

108 presenze tra campionato e coppe e 79 reti segnate, è questo il bilancio del Matador in casa Napoli.

Solo un anno fa si parlava di “Pocho-dipendenza” (a fine settembre 2011 4 delle 6 sconfitte azzurre avevano visto il Pocho fuori dall’11 titolare) ed ora eccoci a discutere di “Cavani-dipendenza”.



La domanda a questo punto sorge spontanea: e il gruppo?
La risposta parte dall’analisi delle ultime partite contro PSV, Dnipro, Atalanta, Torino e di nuovo Dnipro che fa emergere la compagine partenopea troppo dipendente dalle prodezze del gioiello uruguagio.

giovedì 8 novembre 2012

10 vittoria consecutiva, abbattuto il Partizan 3-1

L’Inter torna in campo dopo cinque giorni dall’impresa fatta a Torino, per confermare il buono stato di forma e per ipotecare la qualificazione in Europa League. 

Stramaccioni, causa anche degli infortuni di Samuel e di Ranocchia, cambia ancora modulo puntando su un 4–5–1: 1 Handanovic; 42 Jonathan, 6 Silvestre, 40 Juan Jesus, 55 Nagatomo; 4 Zanetti, 14 Guarin, 16 Mudingayi, 19 Cambiasso, 31 Pereira; 88 Livaja. 

martedì 6 novembre 2012

Ritorna l'incubo pareggite per la Juve

Brutti ricordi riaffiorano nella mente dei tifosi juventini: l’incubo della “pareggite” sta tornando. L’attacco bianconero continua ad avere gli stessi problemi dell’anno scorso: non segna. 

L’unica conferma è Mirko Vucinic, che risolve la partita soprattutto grazie ai suoi assist. Al momento sono i centrocampisti che sopperiscono alle lacune dell’attacco, ma è ovvio che non si può andare avanti così (soprattutto quando non sono in forma).
Analizziamo in dettaglio i restanti attaccanti.

domenica 4 novembre 2012

Cronaca di un disastro annunciato

3 Novembre 2012, una data che nel bene e nel male è già entrata nella storia, non solo quella Juventina ma anche quella di tutto il calcio italiano: i Campioni d’Italia perdono la loro imbattibilità nel proprio Stadio arrendendosi alla rivale storica Inter. Un’imbattibilità meritata, espressione di una squadra che ha lottato per 49 partite su ogni centimetro di campo e ha messo in campo dei valori tecnici e tattici al di fuori del comune, incantando l’Italia e il Mondo. Ma ogni favola ha una fine, e questa è finita nel modo più crudele, come fosse la volontà di uno scrittore che conclude l’ennesimo libro di una lunghissima saga nel modo più inaspettato e il lettore freme dalla foglia di leggere come continua quella storia appassionante e aspetta il prossimo capitolo. 

Più forte di tutti, l' Inter sbanca lo Juventus Stadium

Non si gioca più al Delle Alpi, questa sera si gioca allo Juventus Stadium, lo stadio che come un tormento in tutta la settimana si è detto imbattuto da 49 partite consecutive. Si gioca dopo i disastri di Catania, dopo tutte le polemiche, dopo la scenata delle tre stelle, dopo le polemiche Agnelli – Moratti, Inter – Juventus non è una partita normale, è una partita che divide l’Italia in due, su due fronti, proprio per questo è chiamato derby d’Italia, non è una partita unicamente di calcio, è una partita politica, una partita giocata anche nelle aule dei tribunali, una partita che va semplicemente oltre il semplice concetto di pallone. 

Milan: Le Scelte Giuste Al Momento Giusto

Contro il Chievo a San Siro si è finalmente visto un Milan degno di essere chiamato tale: contro un avversario in partita almeno fino al gol del 3 a 1, la truppa rossonera ha confermato quanto di buono fatto vedere per necessità nel secondo tempo del Barbera. Avanti cosi, ora che si è forse trovata la quadratura di un cerchio molto difficile da delineare.

sabato 3 novembre 2012

Cade l'imbattibilità della Juve, l'Inter ci crede ora. Le pagelle nerazzurre.

HANDANOVIC 7.5: Batman nerazzurro vola e salva l’Inter in almeno quattro occasioni nitidissime. Julio Cesar è un ricordo malinconico, in porta l’Inter ha trovato un fenomeno. 

JUAN JESUS 7: Partita senza sbavature, fisicità e concentrazione, una diga per l’attacco juventino.

SAMUEL 6.5: Anche per lui una partita attenta, pecca per l’ammonizione.

RANOCCHIA 6: Andrea non è stato lucidissimo, spesso saltato e poco attento nei disimpegni. Da migliorare.

NAGATOMO 6.5: Partita di grande corsa per il giapponese che non si fa pregare, spinge e crea grandi disagi a Lichtsteiner, ingiustamente non espulso!

ZANETTI 7: Il capitano c’è sempre, ma dov’è la novità? Recupera palloni sempre e non si arrende mai. La carta d’identità dice 39 anni, il campo 10 di meno almeno.

GARGANO 6.5: Il “mota” è un mastino per quantità, meno per qualità dove sbaglia qualche passaggio, ma il suo non arrendersi viene premiato.

CAMBIASSO 7: Se gira lui, tutta l’Inter lo fa. Sembra un Esteban ritrovato e con lui il centrocampo nerazzurro è equilibrato, non si scopre e partecipa alla fase offensiva.

CASSANO 7 : Poca motilità ma grande qualità, sempre giocate e passeggi di gran classe. Purtroppo il barese dura solo 65’ e Stramaccioni lo deve sostituire.

PALACIO 8: Il “Treza” prima si vede annullare un gol regolare, poi si rifa e questa volta zittisce tutto lo stadio. Ottimo acquisto e non lo si scopre certo oggi. 

MILITO 9: Una partita al limite della perfezione, il man of the match, per questa partita storica. Due gol allo Juventus Stadium e standing ovation per il Principe di Milano.

GUARIN 7: Il Giaguaro entra e cambia il volto della partita. Una progressione spettacolare con dribling e bomba per Buffon. Da lui il secondo gol dell’Inter.

MUDINGAYI sv: entra e fa la diga. Il suo ruolo è quello e lui lo fa bene, bravo Gaby. 
D'Alonzo Michele



giovedì 1 novembre 2012

Tutto quello che c'è da sapere su Juventus-Inter

Poco amore, tanto odio: da sempre questo match ha avuto più l'aria di una battaglia che di una partita normale. Ma di normale non ci può essere proprio niente, viste le circostanze. 
Undicesima giornata di Serie A, la prima in classifica, la Vecchia Signora, ospita la rivale di sempre, l'Inter, in seconda posizione. Quattro i punti che separano le due compagini; comunque vada i Bianconeri resteranno in testa ma di questi discorsi Mister Conte non vuole proprio sentir parlare. Tuttavia è un derby d'Italia, la sfida più affascinante del campionato italiano, un duello che segna generalmente il campionato. Si tratta di una sfida Scudetto, inutile nasconderlo, perché ogni risultato darà un segnale forte.