domenica 18 novembre 2012

Milan: Un punto che deve dare morale

Trascinato dal solito El Sharaawy, il Milan riesce ad artigliare un punto prezioso nel suo travagliato percorso di questo campionato e può cosi preparare con maggiore fiducia le due importantissime sfide che lo vedranno opposto dapprima all’Anderlecht nella gara decisiva per il passaggio del turno in Champions League, e poi alla capolista Juventus nel posticipo di domenica prossima. 
Al San Paolo Allegri si presenta con una formazione nella quale lo squalificato Bonera viene sostituito da Acerbi e l’infortunato Abate da De Sciglio, mentre sono confermati al centro Mexes e sulla sinistra Kevin Constant. A centrocampo Ambrosini è sostituito in cabina di regia da De Jong e ritrova una maglia da titolare Nocerino. In attacco l’unico ballottaggio tra Emanuelson e Boateng vede la vittoria di quest’ultimo, che cosi parte dal primo minuto avendo la possibilità di ricoprire il tridente offensivo milanista assieme a Bojan ed El Sharaawy. 

Siccome questo si è capito essere un anno di sofferenze per il Milan e i suoi tifosi, dopo appena 5’ il Napoli passa in vantaggio con un tiro di Inler dai trenta metri che Abbiati valuta colpevolmente in modo erroneo facendosi cosi bucare e complicando subito i piani di partita del Milan. Se non altro il Milan ha la voglia di provare subito a reagire, e andrebbe anche vicino al pareggio se Montolivo non spedisse a lato un invitante passaggio di Boateng che aveva bruciato Zuniga in area di rigore (10’). Dopo questa occasione si delinea l’andamento di tutta la prima frazione di gioco: il Milan che fa una fatica tremenda a costruire gioco e far arrivare la palla tra i piedi di El Sharaawy, come sempre l’uomo più ispirato del Milan (proverà due volte, al 14’ e 35’); il Napoli che spadroneggia a centrocampo (soprattutto con Inler) ed è sempre pronto a verticalizzare con Hamsik per sfruttare le accelerazioni folgoranti di Insigne e Cavani. In questo scenario al 30’ Insigne segna il 2 a 0 girando col destro il pallone sul primo palo, aiutato dalla deviazione di Acerbi che beffa un pessimo Abbiati, il quale si fa passare il pallone sotto le gambe. Tre minuti più tardi, Mexes salva il Milan dal possibile 3 a 0, chiudendo su Cavani dopo che uno sciagurato passaggio di Constant aveva messo in porta Insigne, il quale a sua volta si era bevuto Acerbi in velocità (33’). Quando ormai la partita sembra avviarsi alla conclusione della sua prima parte, ecco la nona meraviglia del piccolo Faraone: riceve al limite dell’area il pallone da De Sciglio e di prima esplode un destro terrificante che si insacca all’incrocio dei pali. 


Dimezzato lo svantaggio, il Milan torna in campo deciso a pareggiare la gara e ha subito l’occasione per farlo se Nocerino non spedisse alto un pallone servitogli da Montolivo dopo un’azione di contropiede (52’). Il Milan è vivo e lo si nota anche sei minuti dopo quando Bojan tira fuori una puntata di destro dopo aver triangolato con Montolivo (58’). Successivamente Cavani spara per due volte un tiro potentissimo verso la rete e altrettante volte si vede respinto da Abbiati (64’ e 78’), e altre due rispettivamente, con Maggio che non raggiunge di un soffio un radente cross dello slovacco il cui pallone doveva solo essere spinto in porta (62’), e con Hamsik che al 68’ spara incredibilmente a lato il pallone servitogli da Cavani con uno scavetto delizioso dopo aver anticipato Mexes. Con le squadre spaccate in due tronconi, anche il Milan crea qualche pericolo nel finale, specie con Bojan che non riesce a saltare De Sanctis e Campagnaro prima di depositare la palla in rete (72’): ma le mosse destinate a segnare l’esito di questa partita sono l’ingresso in campo di Mesto al posto di Insigne (65’) e quello di Robinho al posto di Boateng (79’), poiché cosi il Napoli si priva della velocità che può far male alla retroguardia del Milan che a sua volta aumenta la sua pericolosità offensiva. E infatti dopo tre minuti da questo cambio arriva il pari con Robinho che serve in profondità El Sharaawy che insacca alle spalle del numero uno del Napoli.

Da ultimo il Milan avrebbe anche la possibilità di vincerla se lo stesso Faraone non tirasse in bocca a De Sanctis l’ultimo tiro della partita (88’). Nel complesso ottimo punto del Milan su un campo più che ostico.

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